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Mezzopaccheri alla marinara

  • 30 minuti (esclusi tempi di macerazione e marinatura)
  • Facile
  • Primo
Ingredienti
  • 160 g di pasta di Gragnano formato Mezzopacchero
  • 250 g di pomodori ciliegino freschi
  • 250 g di passata di pomodoro San Marzano
  • 200 g di origano
  • 20 ml di aceto bianco
  • 10 g di zucchero
  • 4 alici sotto sale
  • Acqua q.b
  • Germogli di basilico fresco q.b.
  • Fiori di aglio q.b.
  • Olive nere q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Origano essiccato q.b.
  • Olio evo q.b.
  • Aglio q.b.
  • Sale q.b.
Preparazione

In una ciotola, schiaccia con le mani i pomodori ciliegino, aggiungi la passata di San Marzano condisci con aglio in camicia, olio evo, sale, origano secco e lascia macerare per 3 ore. Filtra il tutto con l’aiuto di un chinoise, quindi cuoci a fuoco lento finché la salsa non si riduce della metà. Metti da parte.

Priva le alici del sale mettendole sotto acqua corrente, togli la lisca e marinale in una soluzione fatta con l’aceto bianco, 10 ml di acqua, lo zucchero e 4 grammi di sale. Le lische, invece, mettile in ammollo nell’acqua per un giorno, quindi asciugale e friggile al punto di fumo di 220 °C.

Frulla l’origano nel Bimby per 20 secondi al massimo della velocità, metti da parte.

Secca le olive in forno per 12 ore a 70 °C poi frullarle al Bimby 20 secondi alla massima velocità, metti da parte.

Metti l’aglio in infusione nell’olio evo per 2 giorni poi filtralo.

A questo punto, cuoci la pasta al dente, quindi saltala in padella con olio, aglio e peperoncino e procedi a impiattare. Metti su un piatto piano un po’ di salsa di pomodoro, posiziona 7-8 mezzipaccheri , spolvera con l’origano e le olive, dai un giro di olio messo in infusione con l’aglio, aggiungi la lisca fritta e un filetto di alice crudo per ogni piatto. Decora con qualche germoglio di basilico e fiori di aglio.

Per un tocco in più
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CHEF
Maicol Izzo
Maicol, a 25 anni, è considerato una delle giovani promesse della cucina italiana ed è ai fornelli del ristorante di famiglia, Piazzetta Milú, a Castellammare di Stabia. La sua cucina è tecnica, ironica, divertente. Ispirata al luogo in cui vive con una innata predisposizione al vegetale.